Le origini dell’Unione Sovietica: l’era di Lenin (1922–1924)
Dalla rivoluzione bolscevica alla morte di lenin: un viaggio attraverso i momenti chiave della nascita di un nuovo sistema politico.
Finalmente un articolo pensato per chi ama la storia ma si perde tra date, leggi e rivoluzioni. Qui trovi tutto quello che serve sapere sugli anni di Lenin e sulla nascita dell’Unione Sovietica: come è nato lo Stato socialista, quali riforme politiche ed economiche ha introdotto, dalla Costituzione del ’24 alla Nuova Politica Economica (NEP), passando per l’alfabetizzazione di massa e le trasformazioni culturali. Una sintesi chiara, fatta da esperti, per capire in pochi minuti uno dei periodi più importanti del Novecento.

Breve premessa storica
CHE COS’È L’UNIONE SOVIETICA?
Iniziamo dalle basi perché spesso una questione così semplice crea parecchia confusione.
Se alla domanda “Che cos’è l’Unione Sovietica?” infatti ti viene spontaneo rispondere “La Russia!” sappi che stai commettendo un’imprecisione. L’Unione Sovietica NON è la Russia, o meglio, non solo. Per chiarire meglio questa idea partiamo dalla denominazione per esteso di questa realtà politica che ha segnato vita e destini di milioni di persone. La parola “URSS” è infatti solamente un acronimo; a denominazione completa è invece “Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, in russo Союз Советских Социалистических Республик da cui il corrispettivo acronimo СССР.
Come ci suggerisce il nome stesso di questa realtà politica, l’URSS è un’unione di diverse Repubbliche, tra le quali troviamo anche quella russa, che in epoca sovietica si chiamava “Российская Советская Федеративная Социалистическая Республика” ovvero “Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa”, a sua volta suddivisa in repubbliche interne.
ALLORA PERCHÉ ASSOCIAMO SEMPRE LA RUSSIA AL TERMINE URSS?
Perché oltre al fatto che i territori della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa ricoprivano la maggior parte dei territori dell’URSS, rendendola di fatto la realtà politica geograficamente più estesa, ospitava il centro decisionale e politico dell’intera federazione: Mosca. In altre parole la Repubblica Federativa Russa sanciva gli ordinamenti e le direttive che riguardavano riguardavano tutte le repubbliche sovietiche, di fatto assoggettandole a sé.
QUINDI RIVOLUZIONE RUSSA E UNIONE SOVIETICA NON C’ENTRANO NULLA?
Non esattamente! La famosa rivoluzione bolscevica, compiutasi in varie fasi e conclusasi il 7 novembre 1917 (25 ottobre secondo il calendario giuliano in uso all’epoca), costituisce il preludio della nascita dell’Unione Sovietica. Teatro della famosa rivoluzione russa fu la città di San Pietroburgo, allora capitale dell’Impero russo. Assediata la capitale ebbe inizio lo scontro civile tra le truppe rosse, i sostenitori della rivoluzione e le truppe bianche, difensori del vecchio ordinamento politico. Lo scontro durò cinque lunghi anni, e vide nel 1922 la vittoria dei rossi.
LA RIVOLUZIONE RUSSA RIGUARDA SOLO LA RUSSIA?
Non esattamente. Gli effetti della rivoluzione russa si riflettono su tutti i territori dell’ormai Impero russo, che, prima della rivoluzione, comprendevano l’attuale Federazione Russa (escluse l’enclave di Kaliningrad, le isole Curili e la repubblica di Tuva) anche l’attuale Ucraina e Bielorussia, l’attuale regione moldava della Bessarabia, il Granducato di Finlandia, l’Armenia, l’Azerbaigian, la Georgia, il Turkestan, e molte altre regioni limitrofe geograficamente. Con la fine dell’impero russo molti di questi territori acquisirono il titolo di Repubbliche Indipendenti e videro per la prima volta riconosciute una propria lingua nazionale e dei confini geografici e politici ben definiti.
ALLORA QUANDO NASCE L’UNIONE SOVIETICA?
A sancire la nascita ufficiale dell’Unione Sovietica è un accordo firmato il 30 dicembre del 1922 dai rappresentanti della Repubblica Federativa Russa, della Repubblica Socialistica Sovietica Ucraina, Bielorussa e Transcaucasica, noto come “Trattato sulla formazione dell’URSS”. Da questa data in poi possiamo iniziare a parlare URSS proponendo le periodizzazioni a cui accennavamo nel titolo di questo articolo
QUAND’È CHE CESSA DI ESISTERE?
La data ufficiale è il 26 dicembre 1991, quando venne approvata il trattato che sanciva la dissoluzione dell’Unione Sovietica, firmato in data 8 dello stesso mese. Il giorno precedente all’approvazione del trattato, il 25 dicembre 1991, venne ammainata per sempre la bandiera rossa sulla vetta del Cremlino, sostituita dal tricolore russo che conosciamo tutti,
urss – linea del tempo🕰️
Il periodo di Lenin
Dicembre 30, 1922
Gli anni di Stalin
Gennaio 21, 1924
Il disgelo
Ottobre 15, 1964
La stagnazione
Novembre 10, 1982
La perestrojka
Dicembre 31, 1991

1922-1924
Gli anni di Lenin
1922-1924
I primi anni di vita della nuova Unione Sovietica sono segnati dal provvedimenti politici volti a sancire la fine di un’epoca e inaugurare l’inizio di un nuovo corso della storia, azzerando e annichilendo la macilenta e arcaica austerità dell’ordinamento monarchico. A supportare questo immaginario vi è in primo luogo la redazione di una nuova e avanguardistica costituzione approvata il 31 dicembre del 1924. La costituzione del ’24 sanciva il nuovo ordinamento polito del paese stabilendo tra le altre questioni, i principi di adesione all’Unione: volontarietà e uguaglianza. Sono gli anni del supporto allo sviluppo delle coscienze nazionali nelle diverse repubbliche, gli anni dell’alfabetizzazione di massa realizzata tramite il supporto delle lingue native dei popoli dell’Unione e finalizzata all’acquisizione di una coscienza di classe; gli anni della riforma della lingua russa e del suo alfabeto e dell’adozione del calendario gregoriano.
Sono dell’abolizione del comunismo di guerra e della NEP, la nuova politica economica, introdotta con lo scopo di promuovere il rinvigorimento dell’economia, consentendo, seppur in maniera contenuta il libero commercio. facciamo un esempio: se durante gli anni della guerra civile e del comunismo di guerra ai contadini venivano requisiti i loro raccolti per redistribuirli e garantire un minimo sostentamento a tutti, nel periodo della NEP furono aboliti i sequestri.AI contadini era richiesto il pagamento di una semplice tassa in denaro, mentre era consentito loro di commerciare le proprie eccedenze di raccolto, cosa che risulto in un incentivo a produrre di più. Nasce la figura dei kulaki, termine con cui venivano designati i contadini benestanti, che avevano potuto arricchirsi grazie al commercio della propria attività agricola. Un termine simile per significato fu invece attribuito ai piccoli imprenditori che operavano perlopiù in città i nepmeny.
I risultati della nuova politica economica furono più che soddisfacenti e permisero al giovane stato, reduce da una guerra mondiale e da un conflitto intestino di feroce crudeltà di riprendersi, ma non mancarono di suscitare il malcontento dei comunisti più rigidi che vedevano nel tollerare il commercio privato una minaccia per l’istaurazione di un’integra politica socialista. A partire dal 1924 vennero quindi introdotte delle riforme per limitare l’operato di nepmeny e kulaki.
Gli anni del risanamento economico della giovane Unione Sovietica coincisero con l’aggravarsi delle condizioni di salute di Lenin, che, colpito da un infarto nel 1924, si spegne soli due anni dopo, all’età di 44 anni.
Nella lotta alla successione di Lenin si sfidarono due figure di vedute opposte che orbitavano già attorno alla figura del defunto, ricoprendo le cariche di commissario per gli affari esteri e responsabile delle minoranze nazionali, rispettivamente Trockij e Stalin.
CONCETTI CHIAVE
- Rottura con il passato monarchico
- Alfabetizzazione delle masse
- Creazione del concetto di “nazione” e supporto dei suoi ideali unitari
- NEP
NOTE DI PRONUNCIA
- La parola Kulaki (dal termine kulak – кулак, che significa pugno) si pronuncia con l’accento sull’ultima “i”
- La parola Nepmeny ha l’accento sulla seconda “e”
- Il nome di Trockij si pronuncia /Trozkij/ perché il grafema latino [c] riproduce quello cirillico [ц] che rappresenta una z dura come nella parola “pizza”

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